Quale visione è più bella di quella dei filari piantati in quinconce?
Marco Fabio Quintiliano, 35-95 d.C.
I produttori che abbiamo l’onore di rappresentare hanno un approccio di rispetto verso la natura che ci ha regalato la vite, verso il lavoro di centinaia di generazioni di uomini che ha creato la cultura del vino e verso il paesaggio che natura e uomini hanno formato insieme nelle vigne. Ci è aliena l’idea di considerare il loro lavoro come una competizione sul modello del più veloce, più alto e più forte, e pensiamo con orrore ai danni che la rincorsa ai punteggi delle guide ha determinato negli ultimi anni. Forse proprio per questo, abbiamo simpatia per chi cerca di aprire nuove strade che portino via dal gusto unificato internazionale e mostri più attenzione ai valori di terroir e naturalità. Tra questi, si può menzionare Slow Wine.
Per il secondo numero della guida di Slow Food ai vini italiani c’è una grande novità. Infatti, da questa edizione ci sarà anche una versione in inglese e una in tedesco. Il progetto di creare il nuovo punto di riferimento per il vino di terroir italiano va a farsi conoscere anche all’estero, e non possiamo che augurare buona fortuna a questa nuova scommessa.
Ricordiamo che fra tutte le guide ai vini italiani Slow Wine si distingue per la totale assenza di un sistema a punteggi per giudicare i vini. Ci sono però tre diversi tipi di menzioni speciali, sia per le aziende che per i vini:
Vino Slow: bottiglie che, oltre a una qualità organolettica elevata, riuscissero a condensare nel bicchiere valori di tipo territoriale, storico e identitario.
Chiocciola: simbolo di Slow Food, assegnato a una cantina che piace in modo speciale agli autori per come interpreta valori (organolettici, territoriali, ambientali e identitari) in sintonia con Slow Food.
Grande Vino: bottiglie dalle elevate qualità organolettiche.
Bottiglia: riconoscimento assegnato alle aziende che hanno espresso un’ottima qualità media su tutte le bottiglie prodotte.
Vino Quotidiano: prodotti che costano fino a di 10 € in enoteca, dall’eccellente rapporto tra la qualità e il prezzo.
Moneta: a quelle cantine che hanno presentato una gamma di etichette dall’ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo.
Mentre aspettiamo la presentazione ufficiale di Slow Wine 2012, sono già stati rese note le menzioni speciali, a tra queste troviamo anche alcune delle "nostre" aziende:
Chiocciola di Slow Food
Vinudilice 2010 – Vino Slow
Chiocciola di Slow Food
Passito di Pantelleria 2007 – Vino Slow
Bottiglia di Slow Food
Bianco Pomice 2009 – Grande Vino
Bottiglia di Slow Food
Grillo 2009 – Vino Slow
Le nostre congratulazioni vanno a Nino Barraco per questo riconoscimento che lo rende sempre più il punto di riferimento della nuova viticoltura in Sicilia occidentale, a Salvatore Ferrandes, vero contadino ed artista del Passito, a Massimo e Stefania di Tenuta di Castellaro, ed ovviamente al nostro amico Salvo Foti per ben quattro vini premiati (non bisogna tacere infatti del Pietramarina di Benanti, Grande Vino anch’esso) e la Chiocciola per la sua azienda.
Siamo orgogliosi ed onorati di poter lavorare con uomini indipendenti che vedono riconosciuto ancora una volta il loro lavoro nelle vigne e speriamo di poterci mostrare a nostra volta all’altezza di un simile portfolio.
Massimo e Thomas