L’ingrediente migliore di un vino è l’onestà di chi lo produce.
Da “La montagna di fuoco” di Salvo Foti
Alicante, Cannonau, Garnacha, Grenache, Tocai rosso: tanti nomi per quello che è uno dei vitigni più diffusi su tutte le sponde del Mediterraneo.Si discute sulla sua origine, spagnola o sarda, ma è certo che si è diffuso in tutte le aree dominate dalla Corona d’Aragona prima e dalla Spagna poi, diventando nei secoli protagonista di molte zone vinicole, dalla Sicilia alla Francia fino al Nuovo Mondo.
Il legno duro dei suoi fusti lo predispone all’allevamento ad alberello. Entra solitamente in uvaggi dove può aggiungere corposità e fruttuosità ad altri vitigni più tannici e colorati. Coltivato in condizioni climatiche estreme e con una bassa resa, riesce a dare rossi concentrati e longevi.
Un rosato da vigna dal vigneto più alto d’Europa, 1.300 m sopra il mare, e da viti che hanno fino a 200 anni d’età.
Il fuoco del vulcano e la mineralità dei suoi terreni in un’interpretazione perfetta dei vitigni rossi etnei.
Da monumentali vigne sul lato nord dell’Etna: un vino naturale vivo e vibrante, complesso ed elegante.