Nino Barraco nel 2004 prende in mano i vigneti di famiglia, sette ettari, più altri due ettari presi in gestione in aree accuratamente scelte dell’hinterland trapanese. La sua idea di vino trova ispirazione nella tradizione contadina, si nutre del knowhow familiare ed è frutto della passione per il vino naturale e della fede nella variabilità della natura.
Il vino per Nino Barraco è rappresentazione di identità, in cui le note dissonanti partecipano prepotentemente alla caratterizzazione dello stesso. Il risultato non è un vino perfetto, ma un vino riconoscibile per la sua personalità e diversità. Per raggiungerlo si evita accuratamente l’omologazione apportata dall’intervento di tecnici esterni. Barraco mantiene un rapporto gelosamente personale con il suo vino dall’allevamento delle uve in vigna alla vinificazione, dall’imbottigliamento alla sua proposta.
L’obiettivo di Nino è quello di produrre vini longevi da vitigni autoctoni, attraverso accorgimenti apportati in vigna (allevamento a spalliera e pota Guyot corta) e pratiche enologiche tradizionali antitetiche al pensiero enologico moderno. A questo si accompagna un concetto diverso di qualità del vino che si misura esclusivamente per la sua capacità di emozionare. Nino sintetizza le sue scelte di produzione in nove regole:
Azienda Agricola Nino Barraco
Grillo 2009
Catarratto 2008
Nero d’Avola 2008