L’ingrediente migliore di un vino è l’onestà di chi lo produce.
Da “La montagna di fuoco” di Salvo Foti
Pantelleria, rilucente scoria vulcanica, figlia del vento e del fuoco, è un’isola a tutti nota. Il Passito, insieme ai capperi, è il prodotto più famoso di questa terra. Un vino a D.O.C. dal 1971, ma che esiste sull’isola da quando la dea Tanit riuscì, con questa “ambrosia degli dei” a conquistare l’amore di Apollo.
Il passito di Pantelleria è prodotto con un vitigno unico, lo Zibibbo, sapientemente coltivato ad alberello dai viticoltori panteschi, dentro buche scavate nel terreno vulcanico per difendere la vite dal vento. La sapiente cultura contadina ha creato questo nettare dolce e suadente, unico e irripetibile, vera espressione di questa terra che più che adagiata sul mare, tra due mondi così diversi, l’Africa e l’Europa, sembra un’isola immersa tra le mobili nuvole che spesso la circondano.
Nella produzione del Passito di Pantelleria è fondamentale, ai fini della qualità, la tecnica di appassimento dell’uva Zibibbo. È l’uva essiccata al sole che esalta e condiziona le caratteristiche qualitative del prodotto finale in maniera preponderante.
Salvatore Ferrandes, pantesco da diverse generazioni, è un contadino produttore con l’arte dell’appassimento dell’uva Zibibbo. Il suo vino è un concentrato di profumi, calore ed emozioni, veri.
www.passitodipantelleriaferrandes.com
Passito di Pantelleria Ferrandes 2007